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Le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina potrebbero far precipitare la Stazione Spaziale Internazionale, provocando “la caduta in mare o sulla terra” di questa struttura da 500 tonnellate. A minacciare su Telegram questo scenario apocalittico è Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, molto vicino al leader russo Vladimir Putin. Lo riporta il Guardian, ricordando che l’agenzia spaziale americana (Nasa) aveva già detto in precedenza di essere impegnata per trovare il modo di mantenere l’Iss in orbita senza l’aiuto russo.
Secondo Rogozin le sanzioni rischiano di avere un impatto sulla parte russa della missione dell’Iss, cui spetta il compito di mantenere la stazione spaziale in orbita. Il capo di Roscosmos ha anche pubblicato una mappa dei luoghi dove la stazione potrebbe precipitare, sottolineando come sia improbabile che cada in Russia. Le popolazioni di altri Paesi, specie quelle guidate dai “cani della guerra”, dovrebbero riflettere sul prezzo delle sanzioni, sostiene Rogozin in perfetta linea con la narrativa propagandistica del Cremlino. (ADNKronos)
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