Un asteroide scoperto di recente sembrava seguire una traiettoria che lo avrebbe portato a colpire la Terra l’anno prossimo, ma il ricalcolo dell’orbita alla fine ha evidenziato che mancherà del tutto il nostro pianeta. L’asteroide 2022 EA1, largo 70 metri, è stato scoperto il 7 gennaio e sembrava destinato a scontrarsi con la Terra il 4 luglio 2023: troppo presto per lanciare una missione di deflessione, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). “Nel gennaio di quest’anno, siamo venuti a conoscenza di un asteroide con il punteggio più alto sulla scala Palermo mai visto in più di un decennio, raggiungendo -0,66“, ha affermato Marco Micheli, astronomo del Near-Earth Object Coordination Center (NEOCC) dell’ESA in Italia. “Nei miei quasi 10 anni all’ESA non ho mai visto un oggetto così pericoloso“. La scala Palermo quantifica i rischi posti dagli asteroidi near Earth in base alla probabilità di impatto e alla sua forza prevista. Se ci colpisse, un asteroide delle dimensioni di 2022 EA1 spazzerebbe via una città, causando una distruzione della stessa portata della bomba nucleare sganciata sulla città giapponese di Hiroshima alla fine della II Guerra Mondiale, hanno stimato gli esperti. I calcoli dell’orbita effettuati dal team NEOCC nella prima settimana dopo la scoperta dell’asteroide indicavano inizialmente un crescente rischio di collisione, così come i dati degli esperti del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Poi l’asteroide è scomparso dalla vista degli astronomi per una settimana a causa del bagliore luminoso intorno alla Luna piena. Quando 2022 EA1 è riemerso, nuove osservazioni hanno cambiato i calcoli, dimostrando alla fine che la roccia spaziale avrebbe evitato il nostro pianeta, passando a una distanza di sicurezza di circa 10 milioni di km. È più di 20 volte la distanza dalla Luna, ha affermato l’ESA.
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