A dicembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è risalito al 40,1%, in aumento di 0,2 punti percentuali sul mese precedente. Su base annua continua invece la tendenza in atto da molti mesi: gli occupati crescono soprattutto tra gli over 50, per effetto congiunto, spiega l’Istat, dell’aumento dell’età pensionabile e della demografia che fa salire la percentuale di popolazione in questa fascia di età. [GARD align=”center”]

L’istituto di statistica rileva che lo scorso dicembre è rimasto stabile al 12% il tasso di disoccupazione generale, anche se la stima dei disoccupati è salita dello 0,3%, pari a 9mila unità. La crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni. La stima degli inattivi, cioè coloro che non cercano più lavoro perché sfiduciati, è invece diminuita dello 0,1%, pari a -15mila unità, anche se il tasso di inattività è stabile al 34,8%. Per quanto riguarda gli occupati, aumentano quelli di 25-34 anni mentre calano gli over 35. A crescere, nel mese, è l’occupazione dipendente a termine, mentre calano gli indipendenti. Il tasso di occupazione è stabile al 57,3% [GARD align=”center”]

Nel periodo ottobre-dicembre alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,6%, pari a +78mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, -78mila). Su base annua, a dicembre si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,1% su dicembre 2015, pari a +242mila) per effetto dell’aumento dei lavoratori dipendenti (+266mila, di cui +111mila permanenti e +155mila a termine). Il progresso si concentra però, come già accennato, tra gli ultracinquantenni: +410mila. L’istituto di statistica sottolinea che esiste un effetto demografico con il passaggio in questa fascia di coloro che sono nati nel 1966 e naturalmente pesa anche la riforma Fornero che blocca al lavoro più a lungo avendo aumentato i requisiti per l’uscita verso la pensione. Il tasso di occupazione in questa fascia di età a dicembre era dunque al 58,5%, con un calo di 0,2 punti su novembre ma un aumento di 1,8 punti su dicembre 2015 (Il Fatto Quotidiano)

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Di admin