Dall’inizio di luglio viveva nascosta nei campi di mais tra Pieve del Cairo e Gambarana (nel Pavese), uscendo solo per qualche minuto all’alba e al tramonto per andare in cerca in cibo, e la sua diffidenza verso gli umani ha alimentato in alcuni abitanti della zona la falsa convinzione che fosse un lupo: Giuditta, giovane femmina di cane lupo cecoslovacco fuggita da un’abitazione di Pieve del Cairo, è stata salvata dai volontari della Lav Oltrepò Pavese dopo un mese e mezzo in fuga.

Il 13 luglio, appena una settimana dopo essere stata acquistata in un allevamento amatoriale, era fuggita e, completamente priva di punti di riferimento conosciuti, aveva trovato rifugio nei campi. “La situazione ci è stata segnalata da una residente di Pieve del Cairo, allarmata dalla notizia della possibile presenza di un lupo alle porte del paese. E abbiamo poi assistito alle ronde dei cacciatori locali, che cercavano l’animale per evitare che si cibasse della fauna selvatica, fauna che sarebbe stata cacciata all’apertura della stagione venatoria – spiegano dalla Lav – Eravamo molto preoccupati per le sorti di Giuditta e abbiamo dovuto agire in fretta. Vari appostamenti, anche con il proprietario e con altri cani, non hanno però dato alcun esito. Era terrorizzata e non si lasciava avvicinare”.   I volontari hanno subito comunicato ai sindaci di Pieve del Cairo e di Gambarana e alle forze dell’ordine locali che sul territorio non si aggirava un lupo, ma “un cane, peraltro mansueto e sottomesso, ma spaventato e diffidente perché probabilmente mal gestito da chi lo deteneva prima della fuga”. Spinti dall’allarmismo che si era creato in zona e dall’imminente trebbiatura del mais, che avrebbe privato l’animale di ogni riparo, gli operatori di Lav Oltrepò Pavese hanno intensificato gli sforzi, riuscendo alla fine a recuperare il cane attraverso una gabbia di cattura ad azionamento manuale, dove Giuditta è entrata a notte fonda, attirata dal cibo.

Durante la visita seguita al salvataggio, è stata scoperta una profonda ferita all’addome che l’animale si era procurato scavalcando la recinzione di casa al momento della fuga e che l’avrebbe portato alla morte: “Giuditta è stata vittima dell’ignoranza – sottolineano dalla Lav – La sua storia è un esempio di ciò che può accadere quando qualcuno decide di acquistare una particolare razza di cane senza avere le competenze adeguate per gestirla”. In particolare, il cane lupo cecoslovacco è diventato molto popolare negli ultimi anni, ma “non è certo un cane per tutti. Ha bisogno di persone che non siano alla prima esperienza e abbiano molto tempo libero da dedicare alla socializzazione e all’attività fisica – continuano dalla Lav – Invitiamo a non seguire le mode, ma a scegliere il proprio amico a quattro zampe in canile, dove i volontari sono in grado di consigliare a ogni persona il cane più adatto da adottare”.

Ora Giuditta è stata ceduta dal precedente proprietario alla Lav, che la sta accompagnando in un percorso per portarla a trovare una nuova famiglia: “Sta migliorando, tanto dal punto di vista fisico quanto da quello psicologico. È arrivata da noi il 23 agosto e ieri per la prima volta ha scodinzolato. Oggi poi ha addirittura accennato a voler giocare. Sembra aver capito che nessuno le farà del male”. (Repubblica)

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Di admin