(FOTO DI  “LA STAMPA”) La guerra infuria in Ucraina, ma una schiarita si profila all’ orizzonte: la delegazione di Kiev domani si incontrerà in Bielorussia con quella russa per tentare di aprire una trattativa.
Sulle prime, il presidente Zelensky aveva rifiutato il colloquio, ma alla fine ha accettato dopo aver ricevuto anche dal presidente bielorusso Lukashenko precise garanzie sulla sicurezza per la delegazione. Nell’attesa, forse proprio in vista di questo incontro, entrambe le fazioni in guerra alzano i toni. Kiev – ha detto il sindaco, Vladimir Klitchko – è circondata ed è ormai impossibile un’ulteriore evacuazione di civili. Putin definisce “illegittime” tutte le sanzioni prese dall’Ue contro di lui e getta nel panico Usa e Ue con la notizia di aver attivato l’allerta del sistema difensivo nucleare russo, mentre gli ucraini chiedono ai partner europei di inasprire le misure anti-Mosca e di attivare un embargo immediato su petrolio e gas russi. E questo, dopo aver rivendicato i successi ucraini (“Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico. Nessuna grande città è in mano loro”) e dopo aver fatto un bilancio sulle perdite russe (“La Russia ha perso 4.300 uomini”). Attacchi rintuzzati da Mosca con un’altra pesante accusa: “L’esercito ucraino fa uso massiccio di munizioni caricate con il fosforo alla periferia di Kiev”. Ma è senz’altro la minaccia nucleare ad inasprire gli animi.

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Di admin