BOLZANO. “I dati che emergono riportano una situazione drammatica da ogni punto di vista: sociale, culturale e scientifico, un disastro orchestrato dalla stessa provincia di Bolzano nel corso degli anni, con il supporto di allevatori e cacciatori per raccontare ai cittadini una visione distorta di quello che dovrebbe essere la necessaria realizzazione della convivenza tra i grandi carnivori e le attività umane che si svolgono sui loro territori”. Usa queste parole la Lav per commentare il sondaggio realizzato da Astat (Istituto statistico ufficiale della provincia Alto Adige) a maggio scorso per rilevare la percezione che hanno i cittadini della provincia di Bolzano nei confronti di orsi e lupi. Il 72% degli altoatesini – viene spiegato dalla Provincia in un comunicato ufficiale – valuta in maniera negativa il ritorno dei lupi, il 77% quello degli orsi.
“Una vera e propria campagna istituzionale di disinformazione ideologica e terroristica – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – supportata da una comunicazione aggressiva, basata su argomentazioni prive di qualsiasi evidenza scientifica, hanno definito un contesto sociale nel quale lupi e orsi sono considerati come fossero belve assetate di sangue umano, in particolare di bambini in attesa dello scuolabus”. Per la Lav la provincia di Bolzano è “particolarmente ‘allergica’ alle competenze degli scienziati, che da sempre studiano e conoscono l’etologia e la biologia di orsi e lupi, a tal punto da decidere che nel 90% delle malghe è impossibile utilizzare i sistemi di prevenzione delle predazioni da lupo”. Sistemi importanti per ridurre drasticamente il fenomeno, a differenza delle uccisioni di animali, che invece è scientificamente dimostrato che non incidono sulle predazioni da lupo, ma addirittura contribuiscono ad incrementarle.
“La politica altoatesina sembra scrivere leggi e regolamenti che riguardano orsi e lupi sotto dettatura del Bauernbund, dispensando così informazioni parziali, distorte e preconcetti fra i cittadini” attacca ancora l’associazione.
“Lupi e orsi sono tornati anche in provincia di Bolzano e ci resteranno – conclude la Lav – Noi continueremo a rispondere puntualmente a ogni attacco nei loro confronti con tutti gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento democratico per riaffermare il loro diritto alla vita, contro le strumentalizzazioni della politica che vorrebbe il massacro di lupi e orsi al solo scopo di ottenere consenso elettorale”.

 

Molta ignoranza ci sembra da quelle parti….

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Di admin