Convegni e commemorazioni in tutto il Paese, personalità della politica e della cultura impegnate a ricordare l’importanza del giorno della memoria. A 72 anni dall’ingresso dei soldati russi nel campo di concentramento di Auschwitz sono numerose le iniziative per ricordare le vittime dell’olocausto. [GARD align=”center”]
Nella celebrazione al Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha spronato a “esprimere la nostra riconoscenza, profonda e convinta, per quei reduci dei campi di sterminio che ancora oggi ci raccontano e ci tramandano l’indicibile sofferenza patita” e ha osservato come “Rammentare e onorare – com’è bene fare – i tanti giusti, le tanti azioni eroiche non cancella, tuttavia, le colpe di chi, anche in Italia, si fece complice dei carnefici per paura, fanatismo o interesse”. Papa Francesco ha ricordato l’Olocausto ricevendo in Vaticano una delegazione dell’European Jewish Congress. Il pontefice, secondo quanto riferisce Norbert Hofmann, segretario della commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, ha introdotto l’incontro “menzionando questa giornata importante per gli ebrei, ma anche per noi, perché ricordare le vittime dell’Olocausto è importante perché questa tragedia umana non si ripeta più”. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha affidato a un post su Facebook la sua riflessione: “Stück, che in tedesco significa pezzo. Un essere umano, la cui unica colpa era quella di non essere ‘ariano’, considerato alla stregua di un rifiuto da smaltire – scrive la seconda carica dello Stato-. Di un pezzo di una folle e spietata industria della morte. La shoah è stata questo: un’atrocità difficile anche solo da immaginare che ha umiliato l’umanità nella sua intimità e lasciato segni indelebili di dolore e sofferenza. Non dobbiamo dimenticare. Mai”. [GARD align=”center”]
Ha scelto invece Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che con l’hashtag #Giornatadellamemoria ha scritto: “Non dimenticare l’Olocausto, ricordare le terribili lezioni del ‘900, alimentare le ragioni della nostra liberta” Non sono mancati i richiami a tenere alta la guardia contro il negazionismo e il razzismo. “La Giornata della memoria – si legge in una nota della comunità di Sant’Egidio – è un evento ancora più sentito proprio nel momento in cui va scomparendo la generazione dei sopravvissuti e dei testimoni della shoah, ma non può limitarsi ad un esercizio passivo. Troppa indifferenza di fronte ai nuovi atti di intolleranza e di razzismo, che vediamo riprodursi anche nel continente che conobbe il sorgere del nazismo, rischia di creare una pericolosa complicità. Si devono invece valorizzare gli atti di solidarietà, integrazione e inclusione sociale a favore dei più deboli e discriminati, che vedono protagonisti già tanti cittadini in Italia”. A Roma, in una sala del Campidoglio gremita di studenti, la sindaca Virginia Raggi ha abbracciato e baciato i rappresentanti della comunità ebraica di Roma sopravvissuti allo sterminio. Nella sala della Protomoteca c’erano infatti Sami Modiano, Ruth Dureghello, Piero Terracina scampati allo sterminio. A Firenze una corona di fiori è stata deposta sul binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, luogo dal quale partirono i treni con i deportati, a Torino, nel Palaruffini, l’intera mattinata è dedicata agli istituti superiori del capoluogo piemontese e della provincia, per celebrarela ricorrenza con testimonianze dei sopravvissuti e video per la diretta dalle commemorazioni ad Auschwitz. – Repubblica.it – [GARD align=”center”]
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